venerdì 8 gennaio 2010

I clienti della formazione

Se da un lato è fondamentale la ricerca della qualità dei processi educativi, dall’altro forse è necessario ripensare il concetto di "soddisfazione del cliente” che partecipa ad azioni di carattere formativo.

Poiché i percorsi educativi e formativi mirano a promuovere cambiamenti, è risaputo che occorre fare i conti con la naturale resistenza, soprattutto in età adulta, al cambiamento.
Forse la “soddisfazione del cliente” di un processo educativo non è paragonabile a quella di chi acquista prodotti di mercato.

Può esistere un mercato della formazione?
Soddisfare chi vuole formarsi forse significa non assecondare la resistenza, la malavoglia, a tollerare cambiamenti.
Quanti rinunciano anche ad una loro autonoma scelta formativa perché, attuandola, si rivelerebbe troppo faticosa?

Un facile esempio?
L’apprendistato.
In molti casi soddisfare le aziende significherebbe lasciare gli apprendisti sul posto di lavoro. E in molti casi soddisfare gli apprendisti significherebbe far passare le ore di lezione come se si fosse in giro per merende.

Piero R.

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